mercoledì 27 gennaio 2016

Autogrill (parte 4)

...mi lascio andare e mentre lei mi inonda del suo piacere io le regalo il mio urlando e stringendole i fianchi.



Il silenzio e' rotto solo dai nostri respiri affannati, solo ora mi rendo conto di quanto lei e' giovane rispetto a me, mi sento quasi un orco che ha appena traviato la bella giovane indifesa. Fortunatamente le sue parole scacciano i miei sensi di colpa che stanno emergendo "Me l'aveva detto la Katia che il sesso con i quarantenni e' spettacolare, mi viene da ridere se penso a con che aria di schifo le ho risposto: ma davvero ti sei fatta mettere le mani addosso da un vecchio? Mi fa schifo solo a pensarci,toccare il cazzo di un vecchio!"





"ah grazie! quindi io sarei un vecchio? A parte che che ho 38 anni e non 40,non mi sembra che ti facesse tanto schifo il cazzo di un vecchio, come mi chiami tu!" 

La sua risata sdrammatizza il mio risentimento 

"ah ah ah...hai un cazzo splendido, e lo usi davvero bene, sei dolce e focoso, sei di gran lunga la piu' bella scopata che ho mai avuto, e puoi credermi, sono giovane ma di cazzi ne ho provati tanti!" 

Non smette di stupirmi, riesce sempre a farmi restare senza parole e a tirare fuori la parte piu' lussuriosa di me, quanto vorrei prenderla con foga...Senza dirle nulla, girarla quasi di peso e scoparla selvaggiamente! 

Lei si accorge della mia espressione 
"ahahah....cosa c'e'? ti ho shoccato? guarda che oggi non siamo come eravate voi matusa 50 anni fa ahahah". 

Mi sta stuzzicando, anzi forse mi sta proprio prendendo per il culo! "beh ora non esagerare, anche io mi sono fatto le mie esperienze" 
mi guarda con i suoi occhi di sfida 
"ah si? ma prima di scopare una ragazza chiedevi il permesso al suo papa'? ahahaha" 
"non esagerare, non ho mai chiesto niente a nessuno!" 
le dico con un tono altrettanto di sfida, sembra quasi un gioco delle parti.
"Mah, non mi sembri il tipo da prendere senza chiedere, sei troppo buono, mi sa che chiedi anche il permesso per andare a pisciare! ahahaha" 

Ma senti 'sta stronza! sento la rabbia salirmi dentro.

"Prima ho dovuto quasi mettertela in faccia per farti capire che volevo scoparti ahahaha". 
Non so cosa mi succede la rabbia diventa ira incontrollata e sbotto "ma chi cazzo ti credi di essere? cosa ne sai tu di me, brutta stronzetta da quattro soldi, solo perche' fai quattro marchette all'autogrill di notte pensi di poter giudicare le persone?" 

Lei mi guarda quasi divertita 

"oh ooohhh, il vecchietto si e' incazzato!" 

Sono un torrente in piena 
"brutta troietta!" mi getto su di lei che per ripararsi si gira quasi di schiena, l'afferro per i fianchi e la giro di peso a faccia in giu', seduto sul suo culo caldo e ancora umido dei suoi umori, le metto una mano sulla testa schiacciandole la faccia contro il sedile, lei cerca di divincolarsi agitandole braccia ma con l'altra mano le blocco il braccio dietro la schiena. 
"lasciami bastardo!" 
avvicino la bocca al suo orecchio e le sussurro 
"ah ora sei tu che chiedi vero? allora chi e' il matusa troppo buono?"


CONTINUA...


martedì 25 settembre 2012

Se solo abitassimo vicini









Oh se solo abitassimo vicini...Qui nella stessa piccola cittadina dove ci conoscemmo.

Tornare in quel locale e ricominciare quel gioco di sguardi che fece capire chiaramente a tutti e due quello che desideravamo.

Darci ancora una volta appuntamento in quella piazzetta dove ci siamo trovati fingendo di non conoscersi per non insospettire gli amici,

Entrare furtivamente nel cantiere di quel palazzo in ristrutturazione e fermarsi nel buio, con il cuore in gola, impazzito, sperando di vederti comparire.

Vederti avvicinare guardandoti indietro per essere sicura che nessuno ti abbia vista entrare, e poi...noi, solo noi, in quell'angolo buio, la passione che esplode, la lussuria e la foga che ci prendono improvvise, i nostri umori che si mischiano, i nostri corpi che si fondono mentre le labbra si mordono per non lasciarsi scappare gemiti sospetti per quella piazzetta e per quell'ora notturna.


Un'occhiata alla piazzetta deserta, sgattaiolare fuori dal buio, un mezzo sorriso, un cenno del capo sono l'unico saluto che ci possiamo permettere, prendiamo direzioni opposte, ognuno verso le proprie vite e io già aspetto il prossimo carnevale.





 

Arriverai puntuale come il profumo delle arance che invade la mia piccola città durante il carnevale....

Oh...se solo abitassimo vicini....

venerdì 14 settembre 2012

Autogrill (parte 3)



"pensi di cavartela con una leccata di fica dopo che mi hai eccitata cosi'? pensi che mi accontentero' del pompino che ti ho appena fatto?" 


 
Riprende a muovere il bacino sfregando la sua fica stretta e bollente contro il mio cazzo...

"voglio sentirti dentro...adesso! dai bastardo,fai il tuo dovere!" 
si sta trasformando in una vera pantera, abbassa la mano e lo afferra con forza muovendo la mano lungo l'asta che si sta irrigidendo, poi appoggia la cappella al clito ed inizia a sfregarlo, mi sta masturbando e nello stesso tempo si masturba lei stessa, lo sento indurirsi di nuovo bagnato degli umori di lei. 

Senza indugi dirige la cappella verso le sue grandi labbra che si schiudono e quasi lo avvolgono poi con un colpo secco si siede su di lui, lo sento scivolare dentro di lei senza incontrare resistenza e il suo gemere lo accompagna 
"bravo bastardo! sta meglio qui al caldo vero?" 
non so cosa rispondere, ma prima che mi decida a farlo lei mi afferra per i capelli e cavalcandomi con una foga inattesa rinnova la domanda 
"sta meglio qui al caldo vero? Dimmelo che stai godendo!" "ssi...si...godo" 
"e quanto godi? dimmelo....dimmelooooooooo" 
"come un porco in calore! Dai muoviti cosi' mia piccola porcella, scopami,prenditi il tuo piacere" 

A quelle parole aumenta ancora di piu' il ritmo, il suo culo tondissimo sbatte con forza contro il mio inguine, 
"si godo...continua! " 
"dimmelo che godi bastardo, dimmeloooooooo" 
non faccio in tempo a rispondere che sento ancora le sue gambe tremare, si lascia ricadere su di lui accogliendolo completamente e roteando il bacino 
"si bravo porco...cosi'...cosiiiiii" 

il secondo orgasmo la raggiunge e ancora sento i suoi getti caldi bagnarmi l'inguine e le palle, lei non accenna a fermarsi e i suoi umori continuano a colarmi addosso, mi lascio andare e mentre lei mi inonda del suo piacere io le regalo il mio urlando e stringendole i fianchi.
 

... CONTINUA

lunedì 10 settembre 2012

Autogrill (Parte 2)

... "tu sei nato per leccare fiche!!!" mi sussurra prima di baciarmi…

(la prima parte la trovi QUI) 

 
Quella frase inattesa fa cedere l'ultimo mio ritegno...
"e tu? per cosa sei nata? per succhiare cazzi o cosa?"
"io? tu cosa dici?"
si gira senza togliermi la sua fica ancora fradicia dal viso, sento le sue mani armeggiare con la mia cintura, i pantaloni allentarsi e la sua mano entrare ad afferrare il mio sesso attraverso la stoffa dei boxer "vedo che ti faccio effetto..."
sussurra liberandolo dai boxer, la sua stretta forte mi fa sobbalzare, contrariamente alla sua foga, la sua mano scende dolcemente a liberare la cappella, sento la sua lingua sfiorare il frenulo, il calore del suo respiro mi fa fremere. Riprende a muovere il bacino, spingendo nuovamente la sua fica bollente contro la mia bocca, lecco il suoi clito proprio mentre lei sputa sul mio cazzo durissimo e prende a menarlo con forza e maestria, sto per perdere le staffe
"pensi di cavartela con una sega dopo che ti ho leccata per bene e mi sei venuta in faccia?" 
lei si ferma giusto il tempo di rispondermi
"con chi pensi di avere a che fare?"
poi sento la sua bocca bollente avvolgerlo quasi completamente, per il piacere alzo il bacino quasi per invitarla a prenderlo tutto, lei spinge la testa verso il basso e se lo affonda fino in gola. 

Gemo e la mia lingua continua a frugarla, le mani la palpano e un dito impudicamente si infila tra i glutei ed inizia a massaggiarle il roseo buchetto che sembra troppo piccolo rispetto a quelle natiche carnose e bianche come il latte. Con un piccolo sforzo mi allungo verso quel buchetto ed inizio a leccarlo, forzandolo con la punta della lingua, la mia intraprendenza sembra essere gradita, e ai miei colpi di lingua fanno eco i movimenti della sua testa e delle sue mani che iniziano a menarlo e pomparlo senza ritegno
"cosi' mi fai venire mia piccola porcella..." 

Alle mie parole afferra le palle ed inizia a massaggiarle mentre continua a muovere la testa, sento l'orgasmo salire prepotente, le abbraccio i glutei e affondo la lingua in lei piu' che posso.
Lei non si ferma neanche quando i primi schizzi del mio latte le invadono la bocca, anzi, in preda al godimento aumenta il ritmo mentre mi schizza in faccia ancora un fiotto caldo dei suoi umori. 

Si gira e mi abbraccia baciandomi profondamente, il mio sapore nella sua bocca si mischia con il suo nella mia, sento la sua fica bollente appoggiarsi sul mio cazzo.
Ci baciamo per lunghi minuti mentre il riscaldamento non riesce a vincere l'appannamento dei vetri.
"pensi di cavartela con una leccata di fica dopo che mi hai eccitata cosi'? pensi che mi accontentero' del pompino che ti ho appena fatto?"

Le sue frasi sono in netto contrasto con il suo atteggiamento di pochi minuti prima, la ragazzina dolce e quasi timida si sta rivelando una vera donna…

venerdì 24 agosto 2012

Autogrill (parte 1)


Merda! Odio guidare di notte, odio guidare di notte in autostrada, odio quei cartelli con le tabelle di quanto manca al prossimo autogrill nelle quali ti viene indicato l'autogrill più vicino su tutte le possibili diramazioni e puntualmente credi di essere a 5 chilometri dal prossimo autogrill ma dopo 3 chilometri il tuo navigatore con la sua voce metallica gracchia "uscita più avanti" ... "tra quattro-cento metri spostarsi sulla sinistra....poi...prendi l'autostrada!" 

Merda...la spia rossa della benzina e' accesa da parecchio e ora? Quanti cazzo di chilometri mancavano al prossimo autogrill su questa autostrada dimenticata da dio e dai camionisti???
Chi ha disegnato la rete autostradale italiana era un matematico, ma senza patente!!!!
Sulle tratte di maggior traffico c'e' un autogrill ogni 30 chilometri, ma sulle tratte secondarie gli autogrill sono degli optional. Come se solo per il fatto che ci passano poche macchine queste vadano ad acqua. Neanche un TIR in autostrada, sembra un film di una notte post atomica...mi sento come Mad Max...ma con il serbatoio vuoto! Cazzo! Cazzo!

Perché non mi son fermato mezz'ora fa? Porcapaletta!

Mi sa che resto a secco...cazzoooo! no...miracolo! Sul bordo della strada l'unico cartello che sto cercando da mezz'ora! il distributore stilizzato con la mitica scritta 1500! Sono salvo.
Metto la freccia, infilo la corsia di decelerazione, mi incanalo nel parcheggio delle auto...nessuno! Meglio se prendo un caffè, sono le due di notte e ho ancora ameno due ore di macchina prima di arrivare a casa. 

Scendo dall'auto, l'aria fresca e' uno schiaffo in pieno volto, entro nel minuscolo autogrill, vuoto come il parcheggio, nessuno dietro il bancone, l'idea di "28 giorni dopo" sale dentro di me...l'autogrill fantasma, sono tutti morti, ora mi riempio la macchina di viveri, poi mi faccio il pieno e riparto verso l'alba di un giorno nuovo.

Non e' possibile che non ci sia nessuno, mi sporgo oltre il bancone, dietro la cassa nell'angusto spazio tra il bancone e lo scaffale delle sigarette un culo generoso fasciato da un paio di pantaloni rossi fuoco con la A bianca serigrafata sulla tasca posteriore. Uh...ma che fa? "Mi scusi" ... "arrivo subito...un momento" si alza con fatica facendo lo slalom tra tutti gli spigoli "maledette prese elettriche! basta un niente e non fanno più contatto, mi scusi ma il codice a barre faceva i capricci"
Una polo bianca con un'altra A rossa serigrafata rapisce il mio sguardo.


Un seno da guinness dei primati gonfia la polo che sembra sull'orlo di esplodere, sono incantato a guardare quelle forme esagerate, il seno enorme non sfigura comparato con quel culo altrettanto abbondante, la struttura fisica, non troppo alta sopporta benissimo tanta abbondanza...al terzo "mi dica" mi risveglio dall'estasi contemplativa..."mi scusi...ma una ragazza come lei e' l'ultima cosa che mi aspettavo di trovare a quest'ora di notte in uno sperduto autogrill in autostrada" mi sorride quasi divertita, avrà una ventina d'anni, paffutella, il ritratto della gioventù...
"beh...io pensavo che avrei terminato il turno senza vedere anima viva, lei abbassa di molto l'età' media della serata...e' la prima persona sotto i 40 anni che passa di qui" 
"Oh...grazie, visto che mi considera giovane...potrebbe darmi del tu! ma da qui alla fine del turno ne passeranno altri, magari più giovani di me!" 
"eh...non credo, stacco tra 10 minuti!" 
"beata te, la notte e' giovane, puoi ancora andare a divertirti. io invece dovrò guidare ancora almeno un paio d'ore!" 
mi guarda ridendo...
"macché, quelli della mia età a quest'ora di notte sono già tutti a dormire e l'unica possibilità che ho e' di andare a dormire anche io...sai che bella serata! ...allora cosa desideri?" "eh...se davvero ti dicessi cosa desidero penso che prenderesti a schiaffi....mi accontento di un caffè doppio in tazza grande!" "ahahah....arriva subito!" 
appoggia il caffè al bancone 
"il mio ultimo caffè della giornata, per l'unica persona simpatica di questa serata!"
"Grazie mille..." 
bevo il mio caffè proprio mentre arriva il suo cambio, un attempato signore con l'aria assonnata 
"quanto devo?" 
mi fa l'occhiolino e un gran sorriso 
"vai pure....buon viaggio!" 
"allora buona serata!" 
"ancora??? buona notte va più che bene!" 
"ah già scusa, il bagno?" 
"Fuori, è proprio qui dietro" indicando dietro il bancone "grazie mille, ciao".
Esco giro dietro al minuscolo autogrill e infilo il solito cesso autostradale, pieno di numeri di telefono di grandi troie pronte a fare di tutto con chiunque.
Liberare la vescica e' più impegnativo del dovuto, devo scacciare dalla testa i pensieri lussuriosi che affollano la mente di gesta inenarrabili con la giovane e paffutella autogrillina che mi chiede di macchiargli il caffè con il mio latte caldo. Il mio arnese non ne vuole sapere di rilassarsi, fortunatamente la natura che ha impedito di liberare la vescica quanto siamo in certe condizioni altrimenti rischierei di annaffiarmi la giacca.
Esco dal bagno e quasi sbatto contro una figura famigliare che appena mi scorge fa uno scatto indietro quasi urlando. 
"Ah...sei tu...che spavento che mi hai fatto prendere" 
ma quella voce...oh...e' lei, gonna lunga, lunghi capelli biondicci sciolti e non più raccolti sotto quello stupido cappellino rosso, i pensieri lussuriosi tornano ad affollare la mia mente. 
"ah...ciao! allora buona serata!" 
"ma mi prendi in giro?" 
sentenzia lei con aria divertita 
"ti ho detto che vado a dormire" 
"eh già, che spreco!" 
le rispondo sorridendo 
"sei l'unico che la pensa così!" 
"sono convinto di non essere l'unico, solo che magari non te ne sei mai accorta" 
"figurati! sono una donna,certe cose le capisco, fidati che sei l'unico, altrimenti di certo non andrei a dormire" 
"ah si? e cosa faresti?" 
la incalzo con aria maliziosa 
"penso che alla tua età potresti anche immaginarlo!" 
mi canzona sorridendo.
Quella frase mi rimbomba dentro, è come se avesse acceso un interruttore, faccio un passo verso di lei, le prendo la testa tra le mani e la bacio, sfioro le sue labbra con le mie, un primo bacio, lei schiude le labbra e accoglie il mio secondo bacio ma non mi fermo, la mia lingua si insinua tra le sue labbra e incontra la sua, le sue mani afferrano i miei capelli e la sua lingua saetta nella mia bocca avida, sento il suo respiro farsi pesante e le sue labbra premere contro le mie spalancandosi per permettere alle nostre lingue di incontrarsi meglio, dopo qualche minuto mi stacco e le sussurro 
"qualcosa di simile?" 
lei mi guarda dritto negli occhi 
"si,come inizio non sarebbe male, ma di certo non davanti al cesso di un autogrill nel quale lavoro per giunta!" 
"ah si? e dove per esempio?" 
sorride e inaspettatamente mi prende per mano
"vieni con me" 
Con passo deciso attraversiamo il piazzale dell'autogrill e mi conduce ad un piccolo cancello che si affaccia ad un parcheggio oltre la recinzione raggiungibile solo attraverso una stradina nei campi. Nel parcheggio tre macchine imbiancate dalla brina notturna. 

Attraversiamo il cancello e ad una vecchia volvo scura lampeggiano le 4 frecce. 
"entra"
lei sale e mette in moto 
"dove vuoi portarmi? ho la macchina nel parcheggio dell'autogrill" 
"a macchina spenta il riscaldamento non funziona scemotto!" 
si toglie la giacca e mi sale a cavalcioni afferra i miei capelli ed inizia a baciarmi selvaggiamente, il suo seno esagerato appoggiato al mio petto, i suoi glutei prorompenti sul mio inguine, abbasso le mani e le afferro i glutei, passo le mani sotto la gonna e trovo subito la sua pelle calda e liscia, un minuscolo perizoma contrasta con le sue forme abbondanti. Afferro quell'abbondanza di carne e la palpo voluttuosamente mentre lei inizia a muovere il bacino sfregando il suo inguine contro il mio sesso già completamente eretto. Scende con le mani e la sento armeggiare di fianco al sedile, non faccio in tempo a chiedermi cosa stia facendo che il sedile si ribalta con un colpo secco. Ora siamo coricati, il suo peso su di me mi manda in fregola, la sua lingua continua a esplorare la mia bocca. 

Il suo odore invade l'abitacolo, odore di gioventù mischiato all'odore di caffè, di fritto, di fumo e di panini abbrustoliti sulle piastre stravecchie di quei minuscoli autogrill. "profumi di buono"le sussurro mentre le bacio il collo "voglio assaggiarti...ora!" le intimo all'orecchio.

Lei non se lo fa ripetere, raccoglie la lunga gonna con le mani, scoprendo le sue splendide e carnose cosce e risale lungo il mio busto, fino a sistemarsi a cavallo del mio viso, si aggrappa al sedile posteriore e appoggia un piede a terra. 
Il profumo della sua eccitazione raggiunge le mie narici, una miscela di dolci profumi giovanili e di orina trasudano del minuscolo triangolo di stoffa che ancora nasconde il suo sesso, lo scosto con le dita e ammiro le sue splendide e carnose labbra, appena contornate da un velo di morbida peluria chiara, il clitoride già completamente eretto fa capolino dove la peluria e' più folta, respiro il suo profumo e affondo la lingua, i suoi umori sono dolci quanto il suo profumo, le sue labbra avvolgono le mie, e la sua eccitazione e' fradicia come mai mi sarei aspettato. 


I suoi gemiti guidano la mia lingua, ogni volta che le sfioro il clito ansima pesantemente, serro i suoi glutei con le mani e la tiro a me, premo il suo sesso schiuso contro la mia bocca e avvolgo il clito con le mie labbra iniziando a succhiarlo. 


Le sue mani mi afferrano i capelli e i suoi gemiti aumentano, muove il bacino avanti e indietro sfregandomi il suo sesso sempre più bagnato sul mio viso, i suoi umori mi infradiciano il viso, sento le sue gambe tremare e aumento il ritmo e la pressione, la foga prende il sopravvento e un urlo mi avverte di ciò che sta per accadere e che non immaginavo che avvenisse, l'orgasmo la raggiunge e un fiotto di liquido caldo mi investe il viso, apro la bocca ed ecco un altro fiotto invadermi mentre le sue urla soffocate continuano. Lei si abbandona sul mio viso ansimando, le sue cosce avvolgono la mia testa mentre le ultime gocce del suo orgasmo mi colano addosso. "tu sei nato per leccare fiche!!!" mi sussurra prima di baciarmi…

CONTINUA…

(la seconda parte la trovi qui)