martedì 25 settembre 2012
Se solo abitassimo vicini
Oh se solo abitassimo vicini...Qui nella stessa piccola cittadina dove ci conoscemmo.
Tornare in quel locale e ricominciare quel gioco di sguardi che fece capire chiaramente a tutti e due quello che desideravamo.
Darci ancora una volta appuntamento in quella piazzetta dove ci siamo trovati fingendo di non conoscersi per non insospettire gli amici,
Entrare furtivamente nel cantiere di quel palazzo in ristrutturazione e fermarsi nel buio, con il cuore in gola, impazzito, sperando di vederti comparire.
Vederti avvicinare guardandoti indietro per essere sicura che nessuno ti abbia vista entrare, e poi...noi, solo noi, in quell'angolo buio, la passione che esplode, la lussuria e la foga che ci prendono improvvise, i nostri umori che si mischiano, i nostri corpi che si fondono mentre le labbra si mordono per non lasciarsi scappare gemiti sospetti per quella piazzetta e per quell'ora notturna.
Un'occhiata alla piazzetta deserta, sgattaiolare fuori dal buio, un mezzo sorriso, un cenno del capo sono l'unico saluto che ci possiamo permettere, prendiamo direzioni opposte, ognuno verso le proprie vite e io già aspetto il prossimo carnevale.
Arriverai puntuale come il profumo delle arance che invade la mia piccola città durante il carnevale....
Oh...se solo abitassimo vicini....
venerdì 14 settembre 2012
Autogrill (parte 3)
"pensi di
cavartela con una leccata di fica dopo che mi hai eccitata cosi'? pensi che mi
accontentero' del pompino che ti ho appena fatto?"
"voglio
sentirti dentro...adesso! dai bastardo,fai il tuo dovere!"
si sta
trasformando in una vera pantera, abbassa la mano e lo afferra con forza
muovendo la mano lungo l'asta che si sta irrigidendo, poi appoggia la cappella
al clito ed inizia a sfregarlo, mi sta masturbando e nello stesso tempo si
masturba lei stessa, lo sento indurirsi di nuovo bagnato degli umori di lei.
Senza indugi dirige la cappella verso le sue grandi labbra che si schiudono e
quasi lo avvolgono poi con un colpo secco si siede su di lui, lo sento
scivolare dentro di lei senza incontrare resistenza e il suo gemere lo
accompagna
"bravo bastardo! sta meglio qui al caldo vero?"
non so
cosa rispondere, ma prima che mi decida a farlo lei mi afferra per i capelli e
cavalcandomi con una foga inattesa rinnova la domanda
"sta meglio qui al
caldo vero? Dimmelo che stai godendo!" "ssi...si...godo"
"e
quanto godi? dimmelo....dimmelooooooooo"
"come un porco in calore!
Dai muoviti cosi' mia piccola porcella, scopami,prenditi il tuo piacere"
A quelle parole aumenta ancora di piu' il ritmo, il suo culo tondissimo sbatte
con forza contro il mio inguine,
"si godo...continua! "
"dimmelo
che godi bastardo, dimmeloooooooo"
non faccio in tempo a rispondere che
sento ancora le sue gambe tremare, si lascia ricadere su di lui accogliendolo
completamente e roteando il bacino
"si bravo porco...cosi'...cosiiiiii"
il secondo orgasmo la raggiunge e ancora sento i suoi getti caldi bagnarmi
l'inguine e le palle, lei non accenna a fermarsi e i suoi umori continuano a
colarmi addosso, mi lascio andare e mentre lei mi inonda del suo piacere io le
regalo il mio urlando e stringendole i fianchi.
... CONTINUA
lunedì 10 settembre 2012
Autogrill (Parte 2)
... "tu sei nato per leccare fiche!!!" mi
sussurra prima di baciarmi…
(la prima parte la trovi QUI)
(la prima parte la trovi QUI)
Quella frase
inattesa fa cedere l'ultimo mio ritegno...
"e tu? per
cosa sei nata? per succhiare cazzi o cosa?"
"io? tu cosa
dici?"
si gira senza
togliermi la sua fica ancora fradicia dal viso, sento le sue mani armeggiare
con la mia cintura, i pantaloni allentarsi e la sua mano entrare ad afferrare
il mio sesso attraverso la stoffa dei boxer "vedo che ti faccio
effetto..."
sussurra
liberandolo dai boxer, la sua stretta forte mi fa sobbalzare, contrariamente
alla sua foga, la sua mano scende dolcemente a liberare la cappella, sento la
sua lingua sfiorare il frenulo, il calore del suo respiro mi fa fremere.
Riprende a muovere il bacino, spingendo nuovamente la sua fica bollente contro
la mia bocca, lecco il suoi clito proprio mentre lei sputa sul mio cazzo
durissimo e prende a menarlo con forza e maestria, sto per perdere le staffe
"pensi di
cavartela con una sega dopo che ti ho leccata per bene e mi sei venuta in
faccia?"
lei si ferma
giusto il tempo di rispondermi
"con chi
pensi di avere a che fare?"
poi sento la sua
bocca bollente avvolgerlo quasi completamente, per il piacere alzo il bacino
quasi per invitarla a prenderlo tutto, lei spinge la testa verso il basso e se
lo affonda fino in gola.
Gemo e la mia
lingua continua a frugarla, le mani la palpano e un dito impudicamente si
infila tra i glutei ed inizia a massaggiarle il roseo buchetto che sembra
troppo piccolo rispetto a quelle natiche carnose e bianche come il latte. Con
un piccolo sforzo mi allungo verso quel buchetto ed inizio a leccarlo,
forzandolo con la punta della lingua, la mia intraprendenza sembra essere
gradita, e ai miei colpi di lingua fanno eco i movimenti della sua testa e
delle sue mani che iniziano a menarlo e pomparlo senza ritegno
"cosi' mi
fai venire mia piccola porcella..."
Alle mie parole afferra
le palle ed inizia a massaggiarle mentre continua a muovere la testa, sento
l'orgasmo salire prepotente, le abbraccio i glutei e affondo la lingua in lei
piu' che posso.
Lei non si ferma
neanche quando i primi schizzi del mio latte le invadono la bocca, anzi, in
preda al godimento aumenta il ritmo mentre mi schizza in faccia ancora un
fiotto caldo dei suoi umori.
Si gira e mi
abbraccia baciandomi profondamente, il mio sapore nella sua bocca si mischia
con il suo nella mia, sento la sua fica bollente appoggiarsi sul mio cazzo.
Ci baciamo per
lunghi minuti mentre il riscaldamento non riesce a vincere l'appannamento dei
vetri.
"pensi di
cavartela con una leccata di fica dopo che mi hai eccitata cosi'? pensi che mi
accontentero' del pompino che ti ho appena fatto?"
Le sue frasi sono
in netto contrasto con il suo atteggiamento di pochi minuti prima, la ragazzina
dolce e quasi timida si sta rivelando una vera donna…
venerdì 24 agosto 2012
Autogrill (parte 1)
Merda! Odio
guidare di notte, odio guidare di notte in autostrada, odio quei cartelli con
le tabelle di quanto manca al prossimo autogrill nelle quali ti viene indicato
l'autogrill più vicino su tutte le possibili diramazioni e puntualmente credi
di essere a 5 chilometri dal prossimo autogrill ma dopo 3 chilometri il tuo
navigatore con la sua voce metallica gracchia "uscita più avanti" ...
"tra quattro-cento metri spostarsi sulla sinistra....poi...prendi
l'autostrada!"
Merda...la spia rossa della benzina e' accesa da parecchio
e ora? Quanti cazzo di chilometri mancavano al prossimo autogrill su questa
autostrada dimenticata da dio e dai camionisti???
Chi ha disegnato
la rete autostradale italiana era un matematico, ma senza patente!!!!
Sulle tratte di
maggior traffico c'e' un autogrill ogni 30 chilometri, ma sulle tratte
secondarie gli autogrill sono degli optional. Come se solo per il fatto che ci
passano poche macchine queste vadano ad acqua. Neanche un TIR in autostrada,
sembra un film di una notte post atomica...mi sento come Mad Max...ma con il
serbatoio vuoto! Cazzo! Cazzo!
Perché non mi son
fermato mezz'ora fa? Porcapaletta!
Mi sa che resto a
secco...cazzoooo! no...miracolo! Sul bordo della strada l'unico cartello che
sto cercando da mezz'ora! il distributore stilizzato con la mitica scritta
1500! Sono salvo.
Metto la freccia,
infilo la corsia di decelerazione, mi incanalo nel parcheggio delle
auto...nessuno! Meglio se prendo un caffè, sono le due di notte e ho ancora
ameno due ore di macchina prima di arrivare a casa.
Scendo dall'auto,
l'aria fresca e' uno schiaffo in pieno volto, entro nel minuscolo autogrill,
vuoto come il parcheggio, nessuno dietro il bancone, l'idea di "28 giorni
dopo" sale dentro di me...l'autogrill fantasma, sono tutti morti, ora mi
riempio la macchina di viveri, poi mi faccio il pieno e riparto verso l'alba di
un giorno nuovo.
Non e' possibile
che non ci sia nessuno, mi sporgo oltre il bancone, dietro la cassa
nell'angusto spazio tra il bancone e lo scaffale delle sigarette un culo
generoso fasciato da un paio di pantaloni rossi fuoco con la A bianca
serigrafata sulla tasca posteriore. Uh...ma che fa? "Mi scusi" ...
"arrivo subito...un momento" si alza con fatica facendo lo slalom tra
tutti gli spigoli "maledette prese elettriche! basta un niente e non fanno
più contatto, mi scusi ma il codice a barre faceva i capricci"
Una polo bianca
con un'altra A rossa serigrafata rapisce il mio sguardo.
Un seno da
guinness dei primati gonfia la polo che sembra sull'orlo di esplodere, sono
incantato a guardare quelle forme esagerate, il seno enorme non sfigura
comparato con quel culo altrettanto abbondante, la struttura fisica, non troppo
alta sopporta benissimo tanta abbondanza...al terzo "mi dica" mi
risveglio dall'estasi contemplativa..."mi scusi...ma una ragazza come lei
e' l'ultima cosa che mi aspettavo di trovare a quest'ora di notte in uno
sperduto autogrill in autostrada" mi sorride quasi divertita, avrà una
ventina d'anni, paffutella, il ritratto della gioventù...
"beh...io pensavo
che avrei terminato il turno senza vedere anima viva, lei abbassa di molto l'età'
media della serata...e' la prima persona sotto i 40 anni che passa di qui"
"Oh...grazie, visto che mi considera giovane...potrebbe darmi del tu! ma
da qui alla fine del turno ne passeranno altri, magari più giovani di me!"
"eh...non credo, stacco tra 10 minuti!"
"beata te, la notte e'
giovane, puoi ancora andare a divertirti. io invece dovrò guidare ancora almeno
un paio d'ore!"
mi guarda ridendo...
"macché, quelli della mia età a
quest'ora di notte sono già tutti a dormire e l'unica possibilità che ho e' di
andare a dormire anche io...sai che bella serata! ...allora cosa
desideri?" "eh...se davvero ti dicessi cosa desidero penso che
prenderesti a schiaffi....mi accontento di un caffè doppio in tazza
grande!" "ahahah....arriva subito!"
appoggia il caffè al bancone
"il mio ultimo caffè della giornata, per l'unica persona simpatica di
questa serata!"
"Grazie
mille..."
bevo il mio caffè proprio mentre arriva il suo cambio, un
attempato signore con l'aria assonnata
"quanto devo?"
mi fa
l'occhiolino e un gran sorriso
"vai pure....buon viaggio!"
"allora buona serata!"
"ancora??? buona notte va più che
bene!"
"ah già scusa, il bagno?"
"Fuori, è proprio qui
dietro" indicando dietro il bancone "grazie mille, ciao".
Esco giro dietro
al minuscolo autogrill e infilo il solito cesso autostradale, pieno di numeri
di telefono di grandi troie pronte a fare di tutto con chiunque.
Liberare la
vescica e' più impegnativo del dovuto, devo scacciare dalla testa i pensieri
lussuriosi che affollano la mente di gesta inenarrabili con la giovane e
paffutella autogrillina che mi chiede di macchiargli il caffè con il mio latte
caldo. Il mio arnese non ne vuole sapere di rilassarsi, fortunatamente la
natura che ha impedito di liberare la vescica quanto siamo in certe condizioni
altrimenti rischierei di annaffiarmi la giacca.
Esco dal bagno e
quasi sbatto contro una figura famigliare che appena mi scorge fa uno scatto
indietro quasi urlando.
"Ah...sei tu...che spavento che mi hai fatto
prendere"
ma quella voce...oh...e' lei, gonna lunga, lunghi capelli
biondicci sciolti e non più raccolti sotto quello stupido cappellino rosso, i
pensieri lussuriosi tornano ad affollare la mia mente.
"ah...ciao! allora
buona serata!"
"ma mi prendi in giro?"
sentenzia lei con aria
divertita
"ti ho detto che vado a dormire"
"eh già, che
spreco!"
le rispondo sorridendo
"sei l'unico che la pensa così!"
"sono convinto di non essere l'unico, solo che magari non te ne sei mai
accorta"
"figurati! sono una donna,certe cose le capisco, fidati che
sei l'unico, altrimenti di certo non andrei a dormire"
"ah si? e cosa
faresti?"
la incalzo con aria maliziosa
"penso che alla tua età
potresti anche immaginarlo!"
mi canzona sorridendo.
Quella frase mi
rimbomba dentro, è come se avesse acceso un interruttore, faccio un passo
verso di lei, le prendo la testa tra le mani e la bacio, sfioro le sue labbra
con le mie, un primo bacio, lei schiude le labbra e accoglie il mio secondo
bacio ma non mi fermo, la mia lingua si insinua tra le sue labbra e incontra la
sua, le sue mani afferrano i miei capelli e la sua lingua saetta nella mia
bocca avida, sento il suo respiro farsi pesante e le sue labbra premere contro
le mie spalancandosi per permettere alle nostre lingue di incontrarsi meglio,
dopo qualche minuto mi stacco e le sussurro
"qualcosa di simile?"
lei
mi guarda dritto negli occhi
"si,come inizio non sarebbe male, ma di certo
non davanti al cesso di un autogrill nel quale lavoro per giunta!"
"ah si? e dove per esempio?"
sorride e inaspettatamente mi prende per
mano
"vieni con me"
Con passo deciso attraversiamo il piazzale
dell'autogrill e mi conduce ad un piccolo cancello che si affaccia ad un parcheggio
oltre la recinzione raggiungibile solo attraverso una stradina nei campi. Nel
parcheggio tre macchine imbiancate dalla brina notturna.
Attraversiamo il
cancello e ad una vecchia volvo scura lampeggiano le 4 frecce.
"entra"
lei sale e mette in moto
"dove vuoi portarmi? ho la macchina
nel parcheggio dell'autogrill"
"a macchina spenta il riscaldamento
non funziona scemotto!"
si toglie la giacca e mi sale a cavalcioni afferra
i miei capelli ed inizia a baciarmi selvaggiamente, il suo seno esagerato
appoggiato al mio petto, i suoi glutei prorompenti sul mio inguine, abbasso le
mani e le afferro i glutei, passo le mani sotto la gonna e trovo subito la sua
pelle calda e liscia, un minuscolo perizoma contrasta con le sue forme
abbondanti. Afferro quell'abbondanza di carne e la palpo voluttuosamente mentre
lei inizia a muovere il bacino sfregando il suo inguine contro il mio sesso già
completamente eretto. Scende con le mani e la sento armeggiare di fianco al
sedile, non faccio in tempo a chiedermi cosa stia facendo che il sedile si ribalta
con un colpo secco. Ora siamo coricati, il suo peso su di me mi manda in
fregola, la sua lingua continua a esplorare la mia bocca.
Il suo odore invade
l'abitacolo, odore di gioventù mischiato all'odore di caffè, di fritto, di fumo
e di panini abbrustoliti sulle piastre stravecchie di quei minuscoli autogrill.
"profumi di buono"le sussurro mentre le bacio il collo "voglio
assaggiarti...ora!" le intimo all'orecchio.
Lei non se lo fa
ripetere, raccoglie la lunga gonna con le mani, scoprendo le sue splendide e
carnose cosce e risale lungo il mio busto, fino a sistemarsi a cavallo del mio
viso, si aggrappa al sedile posteriore e appoggia un piede a terra.
Il profumo
della sua eccitazione raggiunge le mie narici, una miscela di dolci profumi
giovanili e di orina trasudano del minuscolo triangolo di stoffa che ancora
nasconde il suo sesso, lo scosto con le dita e ammiro le sue splendide e
carnose labbra, appena contornate da un velo di morbida peluria chiara, il
clitoride già completamente eretto fa capolino dove la peluria e' più folta,
respiro il suo profumo e affondo la lingua, i suoi umori sono dolci quanto il
suo profumo, le sue labbra avvolgono le mie, e la sua eccitazione e' fradicia
come mai mi sarei aspettato.
I suoi gemiti guidano la mia lingua, ogni volta
che le sfioro il clito ansima pesantemente, serro i suoi glutei con le mani e
la tiro a me, premo il suo sesso schiuso contro la mia bocca e avvolgo il clito
con le mie labbra iniziando a succhiarlo.
Le sue mani mi afferrano i capelli e
i suoi gemiti aumentano, muove il bacino avanti e indietro sfregandomi il
suo sesso sempre più bagnato sul mio viso, i suoi umori mi infradiciano il
viso, sento le sue gambe tremare e aumento il ritmo e la pressione, la foga
prende il sopravvento e un urlo mi avverte di ciò che sta per accadere e che
non immaginavo che avvenisse, l'orgasmo la raggiunge e un fiotto di liquido
caldo mi investe il viso, apro la bocca ed ecco un altro fiotto invadermi
mentre le sue urla soffocate continuano. Lei si abbandona sul mio viso
ansimando, le sue cosce avvolgono la mia testa mentre le ultime gocce del suo
orgasmo mi colano addosso. "tu sei nato per leccare fiche!!!" mi
sussurra prima di baciarmi…
(la seconda parte la trovi qui)
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