mercoledì 25 luglio 2012

Blind Date


Finalmente dopo settimane passate chattando ha accettato di incontrarmi.
Il tutto e' iniziato qualche settimana prima nella solita community, avevo notato il suo profilo: un misto di rabbia e rassegnazione, una storia iniziata male e sul viale del tramonto, non aveva mai voluto dirmi se era sposata o semplicemente fidanzata, mi rendo conto che non so praticamente nulla di lei, conosco perfettamente il suo stato sentimentale, so tutto quello che quel pirla del suo uomo le ha fatto passare ma del resto nulla! Non so com'e' fisicamente, non ha mai voluto accendere la webcam adducendo mille scuse e non si e' mai descritta piu' di tanto, abbiamo parlato tante volte di sesso ma il tutto si riduceva ai suoi racconti di quanto poco le piacesse farlo con il suo uomo e quanto poco lui la apprezzasse o la rispettasse.
Conosco poco o niente di lei, non conosco neanche il suo nome, ci siamo sempre chiamati per nickname, so soltanto che ci vedremo domani sera alle 22.00 in quel locale frequentatissimo, indossera' un giubbottino Viola, sara' seduta al bancone nel punto piu' lontano dalla cassa e dovra' sembrare che non ci conosciamo e che ci vediamo per la prima volta.
Chi arrivera' prima dei due fara' in modo di tenere libero lo sgabello vicino, l'altro dovra' presentarsi con una frase ben precisa "secondo lei sarei troppo invadente se mi sedessi qui per bere qualcosa?" la risposta dovra' essere "No si figuri, sono appena arrivata, magari in cambio del posto a sedere potrebbe consigliarmi un drink!"
Mi intriga questo gioco delle parti, mi sento il James Bond dei "blind dates" o meglio, degli incontri al buio, mi immagino super elegante arrivare sgommando con il cabrio, entrare sfilandomi gli occhiali da sole, nonostante sia buio pesto, e lei bellissima, che lascia cadere il bicchiere a terra e mi raggiunge con un passo da vamp, io mi infilo gli occhiali, saliamo sul mio bolide e sfrecciamo nella notte verso non si sa dove.
Purtroppo non sara' cosi'...non ho nessun bolide cabrio, e lei ha gia' messo le mani avanti dicendo che sicuramente si sentira' impacciata e in colpa, perche' non lo ha mai tradito e quella potrebbe essere la prima volta...potrebbe anche non riuscirci ed essere troppo triste e la serata potrebbe essere un un vero disastro!

Ho indossato una giacca nera con un golfino viola come da accordi presi ieri nella nostra ultima chattata, parcheggiare e' stato un problema ma alla fine eccomi qui, di fronte alla porta del locale con mezz'ora di anticipo...Un respiro profondo ed entro, il locale non e' male, molto moderno, affollatissimo, musica di sottofondo ma ad un volume ragionevole, inquadro il bancone, alti sgabelli quasi tutti occupati lo circondano, vedo la cassa sulla destra, scorro il bancone verso sinistra ed eccola la...penultimo sgabello, giubbotto viola, l'ultimo sgabello e' vuoto...tuffo al cuore. Mi avvio verso di lei "secondo lei sarei troppo invadente se mi sedessi qui per bere qualcosa?" lei sobbalza e mi guarda...il suo sguardo e' triste, sembra quasi che abbia appena pianto, mi squadra dalla testa ai piedi con aria interrogativa, sbottono la giacca per mettere in mostra il mio golfino viola..."No, no...prego, sono appena arrivata" mormora mentre prende la borsa che ha appoggiato sullo sgabello libero...mentre mi siedo titubante la incalzo: "magari in cambio del posto potrei offrirle un drink" "oh...grazie" sussurra abbassando lo sguardo. Mammamia che imbarazzo, e' carina, ma davvero timidissima o forse e' solo affranta, il suo sguardo e' quasi assente e il dialogo decolla a stento, recitiamo entrambi la parte di due perfetti sconosciuti e inevitabilmente finiamo a parlare della sua complessa vita sentimentale con il suo uomo che la tratta male.
I drink si susseguono e forse l'alcool l'aiuta a sciogliersi..."il fatto e' che dovrei fregarmene e farmi la bella vita, come fa lui, fanculo lui e i miei sensi di colpa a farmi qualche bella scopata!...scusami un secondo....vado in bagno", era un invito? Dovevo leggere tra le righe? "Ti accompagno...e' la prima volta che vengo qui, almeno mi mostri dove sono" "ok, cosi' mi tieni la porta, le serrature sono quasi sempre rotte" mi risponde con un sorriso, cammino dietro di lei e entriamo nel bagno delle donne, stranamnte c'e' poca gente a parte una coppia di ragazze che si baciano in un angolo. Al contrario del locale il volume della musica e' alto, lei entra in un bagno "ecco...visto che ho fatto bene a chiederti di accompagnarmi? La serratura e' rotta! Mi tieni la porta?" "se ti fidi...si" "diciamo che mi fido, male che vada cosa vuoi che possa succedere? non hai mai visto una donna fare pipi'?" "Questa e' quasi sbronza...effettivamente si e' tracannata diversi drink..." penso tra me e me...e ora che faccio? Magari si aspetta qualcosa, le allusioni alle scopate al tradirlo, cosa vuoi che succeda...io mi butto...Apro la porta ed entro e la trovo a trafficare con la zip dei pantaloni "mi guarda ridendo..."questa sera sei il mio salvatore! Ti offri per tenermi la porta del bagno che e' rotta e ora mi aiuti con la zip che si e' incastrata? Cosa farei senza di te??" "Beh...probabilmente te la faresti addosso" riesco a bofonchiare. Approggiato alla porta la tiro verso di me e inizio ad armeggiare con la cerniera dei suoi pantaloni, la camicetta si e' incastrata nella zip bloccandone la discesa, la faccio risalire  e tento di abbassarla, come per magia scende liberamente, lei mi guarda dritto negli occhi "ci sai fare vedo..." "sono un uomo...metto i pantaloni da quando sono nato!" "ahhahhahha questo e' vero!" non lascio la presa e le calo i pantaloni, "uh...grazie...ma ora penso di farcela" "gia' che sono qui ti aiuto io....rilassati" lei sorride e si avvicina a me, un perizoma scuro spicca in contrasto alla sua carnagione chiarissima, infilo gli indici tra la sua pelle e l'elastico all'altezza dei fianchi e inizio ad abbassarlo lentamente con gli occhi fissi nei suoi, ora e' li di fronte a me, il suo sesso glabro a pochi centimetri dal mio imprigionato ancora nei miei vestiti, mollo la presa del suo perizoma e allungo una mano sul suo sesso, contemporaneamente la tiro a me cercando di baciarla. succede tutto il pochi secondi, la sua lingua si insinua nella mia bocca incontrando la mia riarsa dall'eccitazione, la mia mano affonda nel suo sesso liscio bollente ma ancora asciutto e la sua mano afferra il mio sesso non completamente eretto attraverso la stoffa dei pantaloni.
Fremo dalla voglia di assaggiarla, mi accovaccio, afferro le sue natiche e la tiro a me, affondando il viso tra le sue cosce semichiuse, lei muove le gambe per far scendere i suoi pantaloni e inarca la schiena per offrirmi il centro dei suo desiderio, il profumo della sua eccitazione misto al suo sudore mi inebria, trovo immediatamente il clito, turgido che fa capolino tra le sue grandi labbra, prendo a baciarlo, sfiorandolo con la lingua, lo accolgo tra le mie labbra succhiandolo voracemente mentre cerco di penetrarla da dietro con le dita, le sue mani afferrano i miei capelli, spinge in avanti il bacino bloccando la mia testa in una morsa voluttuosa, la porta del bagno mi impedisce di arretrare e la mia bocca affonda nel suo sesso, lei aumenta la pressione spingendo ancora piu' avanti il suo bacino, i suoi umori mi infradiciano il viso, la mia lingua si muove impazzita in quel caldo e dolce miele. Il tremolio delle sue gambe mi avvertono che sta per raggiungere l'orgasmo, si aggrappa ai miei capelli mentre mi sferra gli ultimi violendi colpi che mi fanno sbattere la testa contro la porta, sembra quasi un uomo da come si muove. Raggiunge l'orgasmo soffocando i suoi gemiti per paura di essere udita oltre la porta, si ferma e allenta la presa, il suo respiro e' affannato, mi alzo, il suo sapore nella mia bocca, il suo profumo sul mio viso...Lei prende a baciarmi, leccandomi il mento e le guance, sembra quasi che voglia riprendersi cio' che mi ha appena dato.
Le sue mani ora afferrano la mia cintura, la slacciano con una facilita' inattesa, sento i pantaloni sbottonarsi e la sua mano entrare nei miei boxer, lo trova, duro all'inverosimile. Ora e' lei ad accovacciarsi calandomi i boxer, lo afferra con fare deciso e sicuro e lentamente libera il glande, lo sfiora con la lingua, lo bacia e con un gesto deciso se lo affonda in bocca, fino in gola.
Risale lentamente, sento la sua lingua roteare sul glande per poi riaffondarselo in bocca, molla la presa e con la mano inizia a massaggiare le palle mentre la sua testa continua a muoversi, mi fa sentire i denti...lo fa con una maestria mai provata, risale fino a liberarlo quasi completamente e ancora una volta sento i suoi denti serrarsi su di lui, sul glande. Poi si stacca di colpo, sputa sulla cappella e si appoggia al muro, piegata, offrendosi a me, prendo coraggio e appoggio la cappella alle sue grandi labbra ma lei scatta in avanti sussurrando "non prendo la pillola...ti voglio dietro" ora capisco il motivo del suo sputo e la cosa mi manda in fregola. Cambio destinazione, appoggio il glande al suo roseo buchetto ed inizio a spingere, il suo sfintere cede facilmente, non e' la prima volta e scivolo nelle sue viscere con inattesa facilita', sento i suoi muscoli contrarsi e avvogerlo in una dolce morsa e il suo bacino inizia a roteare, l'afferro per i fianchi e mi lascio andare, la penetro con colpi decisi, i suoi glutei sbattono contro il mio inguine, difficilmente chi sta oltre la porta non si accorgera' di cosa sta succedendo qui dentro. L'eccitazione e' troppa e le esplodo dentro, affondandolo il piu' possibile, il mio latte bollente che invade le sue viscere le provoca un secondo orgasmo piu' forte del primo annunciato dai suoi gemiti che non riesce a soffocare.
Non pronuncia una parola mentre si riveste lentamente, lo sguardo a terra quasi colta dal rimorso per quello che e' appena successo. Quando siamo tutte e due vestiti e stiamo per uscire dal bagno rompe il silenzio "Non possono vedermi con te, esci prima tu, vai al bancone e siediti come se non fosse successo nulla, io arrivero' dopo, prendero' la mia giacca e usciro' salutandoti normalmente" "Va bene, mi aspetti fuori?" "No, non seguirmi, tu starai seduto al bancone per almeno 15 minuti poi te ne andrai" Era gelida, quasi come se mi odiasse "ci rivedremo?" "Non so, non e' detto, non e' la mia preoccupazione pricipale....ora vai" Esco dal bagno e le due ragazze che si stanno baciando mi guardano sorridendo, la meno mascolina mi fa un sorriso e l'occhiolino, ricambio il sorriso e vado verso il bancone. Mi siedo, dopo pochi minuti arriva lei, prende la giacca, mi saluta, un bacio sulla guancia e si avvia verso la porta, esce senza guardarsi indietro. Continuo a fissare la porta sperando che rientri, ma non accade, "un tequila sunrise per cortesia...fammelo forte! e il conto grazie"..."arriva subito"
Ripenso a quello che e' appena successo...ci speravo ma non me lo aspettavo, in chat mi sembrava diversa ma a volte dietro uno schermo le persone creano un proprio avatar e vivono una vita parallela trasformandosi in quello che vorrebbero essere piu' che vivere cio' che sono.
Quasi non mi accorgo che la sedia libera a fianco a me si e' appena occupata, "secondo lei sarei troppo invadente se mi sedessi qui per bere qualcosa?" un flash mi risveglia dai miei pensieri, giro lo sguardo verso quella voce, un visino gentile con un cappello quasi calato sugli occhi, giubbottino viola...sono confuso...
non so cosa rispondere..."ehm...No si figuri, sono appena arrivato....magari in cambio del posto...a sedere potrebbe....consigliarmi un drink!" allarga un sorriso  dolcissimo "certo!...certo...discretopassionale...scusa il ritardo, spero che non ti sia annoiato mentre mi aspettavi..." "No...no...figurati...temevo che non ci saremmo incontrati...sono andato un attimo in bagno...."

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