venerdì 20 luglio 2012

TUO...comunque tuo!





Lo so che sei gelosa e che non sopporti di dividermi con un altra, ma questa volta voglio farti capire che sono solo tuo, e che chiunque possa essere presente in quella stanza sara' solo un contorno, perche' sei tu l'unica destinataria delle mie attenzioni.
Tuo marito e' al lavoro, tornera' tardi come tutti i martedi' sera, lui e la sua partita di calcetto dopo il lavoro, il martedi' pomeriggio e' solo nostro. Sai che arrivero' alle 14,30 e suonero' il campanello, so che saliro' le scale e trovero' la porta socchiusa, entrero' chiudendomela alle spalle, ti trovero' sul divano, fasciata nel tuo accappatoio, ancora umida della doccia che ti sei appena concessa per essere pronta per me e gia' umida dei tuoi umori sollecitati dal pensiero di quello che ci regaleremo.
Oggi sara' quasi tutto uguale agli altri giorni ma profondamente diverso.
Suono il campanello, sento il portone scattare e salgo fino al tuo pianerottolo, trovo la porta socchiusa ed entro, attraveso il corridoio e giungo al salotto ed eccoti li, semidistesa sul divano, fasciata nel tuo  accappatoio che a stento cela al mio sguardo le tue abbondanti forme voluttuose.
Entro e mi sorridi, quel sorriso pieno di voglia che solo tu sai esprimere, di colpo il tuo sguardo si rabbuia e una smorfia di rabbia prende il posto di quel sorriso. L'hai vista, qualche passo dietro di me, il suo passo e' titubante, il suo sguardo curioso scruta la stanza, ti vede ed abbozza un sorriso timido. Vedo la tua rabbia salire, sono a pochi secondi da una lite furibonda. "Sally, lei e' Marta, Marta...lei e' Sally" "P-piacere..." il tuo sguardo e' ira pura, mi avvicino, giro dietro il divano e prendo a baciarti il collo "Bastardo!" sussurri "Come ti sei permesso di portarla in casa mia?" "calma cucciola...non e' per me!" Sally inizia a spogliarsi, fisico minuto, piccolina ma con un seno grande quasi sproporzionato rispetto al suo busto esile, un caschetto biondo, niente trucco, si sfila il perizoma scoprendo una passera altrettanto minuta, completamente glabra, la carnagione chiarissima contrasta con la poltrona di velluto blu nell'angolo della sala sulla quale si accomoda, proprio di fronte a te, visibilmente nervosa sembra non trovare la posizione giusta.
Prendo a baciarti con maggior trasporto, sento la tua tensione allentarsi, e l'eccitazione prendere il sopravvento. Scendo con la lingua lungo il tuo collo fino ad incontrare il tuo seno carnoso, sfioro l'areola dei tuoi capezzoli con le labbra, solletico il capezzolo con la lingua, le tue mani mi afferrano i capelli e mi spingono verso il basso, lo so cosa vuoi, vuoi che affondi la lingua nei tuoi umori, scendo ancora e mi trovo in ginocchio tra le tue cosce, la tua presa sui miei capelli e' salda e indirizzi la mia bocca sulla tua passera bollente, prendo a leccarti, dapprima con dolcezza poi con foga sempre maggiore, alzo lo sguardo e ti vedo fissarla con aria di sfida, i tuoi occhi parlano piu' della tua bocca "Lo vedi stronzetta? e' mio, solo mio!" affondo la lingua in tutta la sua lunghezza mentre le mie mani risalgono a stringerti i seni, inizi a roteare il bacino, spingi il tuo monte di venere contro la mia bocca ed esplodi in un orgasmo inatteso, serrando la mia testa tra le tue cosce, quasi urlando il tuo piacere. Quando allenti la presa riesco a rialzarmi, il tuo sguardo e' ancora diretto verso di lei, mi volto e la vedo, ha appoggiato un piede  al bracciolo della poltrona e la sua mano sta accarezzando il suo minuscolo monte di venere, le dita scostano le grandi labbra e liberano il clito, eretto e rosso per l'eccitazione. Le sorrido mentre tu mi slacci i pantaloni e li lasci scendere, i miei boxer aderenti trattengono a stento l'eccitazione, sono esattamente nella direzione del suo sguardo, la mia schiena cela alla sua vista il tuo viso, mi sposti e mi fai girare leggermente in modo che lei possa vedere chiaramente quello che mi farai, abbassi i boxer e lo afferri con decisione, lei continua a toccarsi ma ha accelerato il ritmo, scendi con la mano lungo l'asta a liberare completamente la cappella e le sfiori con la lingua, senza togliere gli occhi di dosso a lei, vuoi dimostrarle quanto sai farmi godere, è una di sfida, vuoi dimostrarle che solo tu riesci a farmi davvero godere.
Prendi a massaggiarlo con sempre maggior foga, accompagnando il movimento della mano con la bocca, lo sai che cosi' mi farai venire in pochissimo tempo, lo sai che mi manda in estasi sentire la mano scendere mentre la tua bocca lo accoglie, rotei la lingua madida di saliva, il tuo calore mi sta portando velocemente all'orgasmo...Ti stacchi e mentre continui a menarlo con tono deciso le ordini di raggiungerci, Lei ubbidisce, si inginocchia di fronte a me e si avvicina come per prenderlo in bocca, tu sorridi e lo allontani dalla sua bocca "ora pretendi troppo...te lo ha detto che e' solo mio?" "Si me lo ha detto...ma non resisto" "dovrai resistere, perche' qui i giochi li conduco io...ti concedo di leccargli le palle, niente di piu' per ora", lei si piega sotto di me e sento la sua lingua sfiorarmi le palle mentre la tua bocca accoglie dinuovo la mia cappella.
Sento l'orgasmo salire, di un'intensita' mai provata prima, sento la gola chiudersi e le gambe cedere, lo senti vibrare nella tua bocca, so che lo berrai come hai sempre fatto, fino all'ultima goccia, pochi secondi prima di esplodere afferri lei per i capelli e le pieghi la testa all'indietro, il tuo gesto inaspettato provoca a lei un lamento, forse per il dolore della tua presa nei suoi capelli, ti stacchi dal mio cazzo duro all'inverosimile e prendi a menarlo facendomi schizzare sul suo viso, il primo getto centra la sua bocca provocandole un conato di vomito, il resto le imbratta il viso obbligandola a chiudere gli occhi, una smorfia di ribrezzo segna il suo viso, si capisce che non ha un buon rapporto con il seme di un uomo, vedo un lampo accendersi nei tuoi occhi, la tieni ancora per i capelli e la forzi a prenderlo in bocca, lei muove il viso cercando di evitare il mio sesso ancora grondante del mio seme ma non ha successo, la tua presa e' salda e la tua forza notevolmente piu' grande della sua, sento il mio sesso scivolarle in bocca e la sua lingua ritrarsi per evitare il contatto con il mio latte.
Lei tossisce, e' chiaro che non ha gradito quel trattamento, le allunghi il tuo accappatoio "Pulisciti! Hai sborra dappertutto!" Mi tiri a te e mi baci con ardore, semisdraiati  sul divano, lei inginocchiata di fronte a noi, la guardi mentre si pulisce il viso con l'accappatoio, rossa come se fosse appena scampata al soffocamento, non le dai neanche il tempo di ralizzare cosa sta succedendo "Succhiaglielo, lo voglio duro come il marmo, muoviti, ho voglia...lo voglio in culo!"
Lei non osa contraddirti e prende a succhiarlo, ha un fare dolce, delicato, mi fa impazzire l'idea di lei che ubbidisce ai tuoi ordini, in breve tempo e' in piena erezione, pronto per te, per le tue voglie. "Siediti per terra - le intimi con fare quasi rude - appoggia la testa al divano!" Lei ormai e' ai tuoi ordini, non osa contraddirti e si posiziona esattamente come le hai ordinato, ti inginocchi sul divano accovacciandoti sul suo viso, "Leccamela...vediamo se sai leccare una fica"
Tu sei a praticamente a pecorina con la lingua di lei che ti fruga la passera, aggrappata alle tue chiappe le massaggia senza ritegno, e' chiaramente eccitata, sembra quasi piu' a suo agio con la tua passera sul suo viso che con il mio cazzo in bocca "Brava l'amichetta! Bravo hai scelto bene...e tu cosa aspetti? Lo voglio in culo...adesso!" ti sputo nello spacco delle chiappe e, con un colpo deciso, affondo la mia verga nelle tue viscere, un urlo accompagna l'ingresso, ti sento fremere, quasi fuori controllo i tuoi gemiti si trasformano in urla mentre esplode l'orgasmo, ti sento scendere come per aumentare la pressione sul viso di lei, la stai umiliando volutamente, vuoi fargliela pagare per aver osato unirsi a noi. Sento il tuo sfintere stringere la mia verga "Scopami la fica...ora!" esco e lo avvicino alle tue grandi labbra "Non vorrai mica scoparmi con quel cazzo sporco del mio culo?!?" sono disorientato, "aspetta...vado a sciacquarmi!" "Non aspetto proprio un cazzo! Fattelo pulire da lei, ci sa fare con la bocca no?" Titubante lo avvicino alle sua labbra ma lei non sembra gradire, ancora una volta sposta il viso per evitare il contatto, tu l'afferri per i capelli "muoviti...non ho tempo da perdere! Lo voglio adesso non tra un'ora!!!" il suo gemito di dolore viene soffocato dalla mia verga che le affonda in bocca.
Preso dalla compassione dopo qualche secondo lo sfilo dalla sua bocca e inizio a penetrarti, con foga, sono al limite della sopportazione "continua a leccare! Chi ti ha detto di smettere?" non ti ho mai vista cosi' autoritaria e senza inibizioni, sento le mie palle sbattere sul suo viso mentre ti lecca il clito, sento che sto per venire e te lo sussurro mentre mordo il lobo del tuo orecchio "Vienimi dentro, continua, non fermarti" esplodo in te mentre stai finendo la frase e sento un altro orgasmo raggiungerti.
Esco da te, sono esausto, mi tremano le gambe, mi inginocchio di fronte a lei ancora intenta a leccarti, le accarezzo i seni, la sua fica e' fradicia e reclama la sua parte, entro con facilita', un dito, due...tre, la sento gemere, ti alzi leggermente e le piazzi il tuo sesso grondante del mio seme sulla bocca, tenendola per i capelli la strusci sul suo viso, vedo il mio seme colarle lungo il collo, mischiato ai tuoi umori, finalmente anche lei ottiene il suo orgasmo, provocato dalle mie dita. "Ti avra' mica fatto credere che ti avrebbe scopata? Lui e' solo mio, e tu sei solo il giocattolo di una sera, rivestiti, il tasto a sinistra della porta apre il portoncino e l'ingresso...vai!"
Prende l'accappatoio e si asciuga il viso, il collo e i seni, il suo corpo profuma di sesso, non passera' inosservata scendendo le scale, si riveste, fa scattare il cancello ed esce, il suo viso non tradisce nessuna emozione, la segui con lo sguardo e quando si richiude la porta dietro di se mi guardi dritto negli occhi con aria severa "Brava la ragazzotta...e' riuscita a farmi godere! Ma tu...non farlo mai piu'! Sei solo mio, tutto mio, e non dividero' niente di te con nessun altra...neanche una goccia del tuo latte!"
"Si mia signora....mi perdoni?"
"Vedremo come ti comporterai martedi' prossimo...ora vai anche tu..."

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